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Rielaborando la tecnica seicentesca del “sottovetro” e coniugandola ad un linguaggio attuale Caterina Satta racconta l’aspra bellezza della sua terra e le leggende legate al mare, mentre le composizioni policrome sui costumi tradizionali denotano una ricerca attenta al patrimonio culturale della Sardegna.

C'è una qualità riassuntiva nell’opera dell'artista che evidenzia una sensibilità contemporanea, poiché l’arte della memoria non è un modo per rifugiarsi nell’antico o nel passato, bensì è un modo per capire e celebrare epoche lontane nel tempo e nello spazio, restituendoci la coscienza del nostro presente.
 
 
 
  INTERSECTIONS  
 

L’evoluzione pittorica nell’opera di Caterina Satta si sviluppa, attraverso elementi geometrici, in una ricerca spaziale. Abbandonando gli elementi figurativi, tipici nella rappresentazione dei costumi tradizionali della Sardegna, l’artista conserva, delle precedenti composizioni, la luminosità e il ritmo.
Gli accostamenti di colori complementari e primari, i passaggi cromatici graduali e i sapienti stacchi di bianco e nero sono definiti dalle linee; in questo modo si vengono a creare diversi piani prospettici che si sovrappongono rendendosi visibili attraverso le trasparenze.
Il lavoro di quest’artista si esprime attraverso l’improvvisazione, infatti la tecnica del sottovetro non permette correzioni di sorta e una linea segue quella tracciata in precedenza come in una melodia un suono ne richiama un altro e tutto deve risultare equilibrato e infatti ciò che risalta nelle opere di Caterina Satta è la sequenza ritmica espressa dalla linea e dal colore.
Cesare Arnolfi

 
 

The pictorial evolution in Caterina Satta’s work is now developing through geometrical elements, as in a spatial research. Abandoning the figurative elements typical of her former representation of Sardinia’s traditional costumes, the artist preserves in her new production the brightness and rhythm characterizing her previous paintings.
The juxtapositions of primary and complementary colours, the gradual chromatic passages and skillful contrasts of white and black, are defined by pure lines; the different perspective planes thus created overlie and are visible through transparencies.
This artist’s work manifests through improvisation, because the ‘sottovetro’ technique (literally 'under-glass', where the glass sheet is painted on the reverse side) does not leave space for any corrections, and each line follows the preceding line, just like in a melody one sound refers to another sound within a perfect equilibrium: Caterina Satta’s work is characterized by a rhythmical sequence expressed by lines and colours.
Cesare Arnolfi